Bond Paesi emergenti: ecco i Paesi che offrono le opportunità più interessanti

All’inizio del 2025 il quadro a livello di fondamentali per i mercati emergenti è positivo: le riserve economiche sono state in gran parte ricostruite, molte con il sostegno dell’FMI, e molte economie in difficoltà hanno recentemente completato la ristrutturazione del debito. Anche il rapporto 2:1 tra upgrade e downgrade è una tendenza favorevole. E l’accesso... Leggi tutto

Jan 23, 2025 - 12:59
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Bond Paesi emergenti: ecco i Paesi che offrono le opportunità più interessanti

All’inizio del 2025 il quadro a livello di fondamentali per i mercati emergenti è positivo: le riserve economiche sono state in gran parte ricostruite, molte con il sostegno dell’FMI, e molte economie in difficoltà hanno recentemente completato la ristrutturazione del debito. Anche il rapporto 2:1 tra upgrade e downgrade è una tendenza favorevole. E l’accesso al mercato aperto per le obbligazioni societarie e sovrane, anche nell’ambito dell’high yield, è incoraggiante.

In questo contesto, secondo Anders Persson, Chief Investment Officer, Head of Global Fixed Income di Nuveen, “I fondamentali rimarranno solidi a lungo: si prevede che i tassi di default delle obbligazioni societarie high yield dei mercati emergenti scendano al 2,7%, il livello più basso dal 2019 e ben al di sotto delle medie di lungo termine; analogamente, prevediamo che i default dell’high yield sovrano nel 2025 saranno inferiori all’1%, ben al di sotto della media di quasi il 7% degli ultimi cinque anni e della media ventennale di circa il 2%”.

Attenzione per, avverte l’esperto di Nuveen: “La diversificazione rimane uno degli elementi più interessanti dell’asset class. Le obbligazioni societarie dei mercati emergenti continuano a presentare eccezionali opportunità di generazione di alfa e si integrano meglio con i titoli sovrani in un portafoglio diversificato. Privilegiamo i titoli corporate di Paesi stabili, come Messico, Brasile e Sudafrica. Nonostante le preoccupazioni sui dazi, i forti legami del Messico con gli Stati Uniti sostengono il credito societario. Il Brasile offre ampie opportunità per la competitività globale delle aziende con team di gestione esperti. La stabilità del governo sudafricano e la produzione di energia elettrica forniscono un ambiente operativo aziendale in miglioramento. In Turchia, un Paese in ritardo, guardiamo con favore a società ben posizionate per resistere alla volatilità valutaria. Rimaniamo scettici sulle opportunità corporate in Argentina“.

“Per le obbligazioni sovrane dei mercati emergenti, rimangono l’eccesso di premio al rischio e il valore relativo rispetto agli spread creditizi dei mercati sviluppati che sono su livelli storicamente ristretti. Paesi stabili con profili di credito stabili a livello di fondamentali come Perù, Ungheria e Arabia Saudita offrono curve obbligazionarie ampie e liquide con un’interessante ripresa degli spread. In termini di Paesi di frontiera, ci piacciono l’Angola e l’Egitto, dove i rendimenti vicini alla doppia cifra offrono opportunità. Tra i riformatori, vediamo valore in Costa d’Avorio, dove il Governo continua a fare grandi passi in avanti”, afferma Persson.

“Tra i Paesi maggiormente sotto pressione, vediamo un miglioramento per l’Ecuador poiché le autorità mostrano la volontà di apportare aggiustamenti fiscali”.

Il miglioramento dei fondamentali e dell’ortodossia generale dal punto di vista della definizione delle politiche rappresenta un’importante fonte di stabilità per i mercati locali emergenti: “Vediamo premi in Paesi in cui i cicli di allentamento sono stati più misurati, come il Sudafrica e la Polonia. Alla luce delle preoccupazioni sui dazi, stiamo monitorando la differenziazione degli orientamenti di politica interna e ci aspettiamo che alcune valute performino bene rispetto all’euro, come il peso uruguaiano e alcune valute di frontiera”, conclude Persson.

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