Babysitter scomparsa a Milano, arrestato il compagno per omicidio. Muto davanti al pm, in un video trascina un borsone pesante

Si è avvalso della facoltà di non rispondere il 48enne compagno della donna scomparsa a fine gennaio a Milano L'articolo Babysitter scomparsa a Milano, arrestato il compagno per omicidio. Muto davanti al pm, in un video trascina un borsone pesante proviene da Open.

Feb 7, 2025 - 21:18
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Babysitter scomparsa a Milano, arrestato il compagno per omicidio. Muto davanti al pm, in un video trascina un borsone pesante

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È stato arrestato Pablo Gonzalez Rivas, il 48enne compagno di Jhoanna Nataly Quintanilla Valle, la baby sitter di 40 anni scomparsa a Milano a fine gennaio. Il fermo è scattato dopo che l’uomo, convocato dai pm in Procura per un interrogatorio davanti all’aggiunta Letizia Mannella e dalla pm Alessia Menegazzo, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Dalle telecamere di sorveglianza è emersa l’immagine dell’uomo che esce dell’abitazione della donna trascinando a fatica un borsone pesante.

Le accuse

A carico del 48enne risultano le accuse di omicidio volontario aggravato e soppressione e occultamento di cadavere. Era stato l’uomo a denunciare l’allontanamento – definito «volontario» della donna, una settimana dopo la sua scomparsa, avvenuta tra il 24 e 25 gennaio. Pablo Gonzalez Rivas sarà ora portato in carcere.

L’interrogatorio e la richiesta di custodia cautelare

L’indagato è arrivato intorno alle 14 in Procura a Milano, scortato dai carabinieri del Nucleo investigativo. Qui, dopo aver atteso l’arrivo dell’avvocato, ha deciso di non rispondere alle domande dei pm. Una volta formalizzato il provvedimento di fermo, l’uomo è stato portato fuori dal Palazzo di giustizia per essere trasferito in carcere. La pm Menegazzo e l’aggiunta Mannella stanno già lavorando alla richiesta di custodia cautelare in carcere per il 48enne. Per Gonzalez Rivas è previsto per domani un nuovo interrogatorio, condotto dal giudice delle indagini preliminari.

Nessuna immagine di Jhoanna che esce di casa

I carabinieri del Nucleo investigativo, coordinati dalla Procura guidata da Marcello Viola, dopo aver aperto nei giorni scorsi un fascicolo per istigazione al suicidio, hanno raccolto una serie di elementi con sopralluoghi in casa, testimonianze delle amiche di Jhoanna e analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nei pressi dell’abitazione in zona viale Sarca, dove la coppia conviveva. C’è un elemento, non da poco: non è stata trovata alcuna immagine di Jhoanna che esce di casa quella notte. La prima da percepire la sua assenza è stata la datrice di lavoro della 40enne, che tra l’altro sembrava molto turbata negli ultimi giorni in cui ha lavorato.

La versione del compagno della donna scomparsa

Secondo il 48enne, operaio in una ditta di manutenzioni, la donna se ne è andata, con un trolley, la sera del 24 gennaio. Lui si era addormentato sul divano e non l’ha vista uscire. Intervistato più volte ha dichiarato che non avrebbe mai fatto del male alla compagna e aveva pure sostenuto che lei nell’ultimo periodo era triste e aveva pensieri di morte. Il telefono della 40enne da quella notte è risultato spento e non ci sono state operazioni sui suoi conti.

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