Assicurati con FWU: le mosse per proteggere i propri soldi dal crack

La decisione di porre in liquidazione la compagnia assicurativa FWU Life Insurance Lux ha sollevato preoccupazioni tra i circa 110.000 risparmiatori italiani, che avevano investito oltre 300 milioni di euro in polizze vita. Questo sviluppo complica significativamente la situazione di migliaia di assicurati che ora si trovano a dover affrontare un lungo e complesso percorso […] L'articolo Assicurati con FWU: le mosse per proteggere i propri soldi dal crack proviene da Economy Magazine.

Feb 3, 2025 - 22:52
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Assicurati con FWU: le mosse per proteggere i propri soldi dal crack

La decisione di porre in liquidazione la compagnia assicurativa FWU Life Insurance Lux ha sollevato preoccupazioni tra i circa 110.000 risparmiatori italiani, che avevano investito oltre 300 milioni di euro in polizze vita. Questo sviluppo complica significativamente la situazione di migliaia di assicurati che ora si trovano a dover affrontare un lungo e complesso percorso burocratico per cercare di recuperare i loro risparmi. La liquidazione, infatti, potrebbe durare almeno tre anni, come confermato dal liquidatore nominato, Yann Baden, il quale ha precisato che tutte le comunicazioni ufficiali verranno inviate esclusivamente tramite posta cartacea. Questa modalità tradizionale di comunicazione rende ancora più difficile per i risparmiatori ricevere risposte rapide e tempestive.

La parola all’Ivass

Proprio per cercare di chiarire alcuni aspetti della situazione e rassicurare i consumatori, l’Ivass, l’Autorità di vigilanza italiana, ha incontrato stamane le associazioni dei consumatori aderenti al Cncu (Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti) per fornire aggiornamenti sullo stato della procedura di liquidazione e sui prossimi passaggi che gli assicurati dovranno seguire per far valere i propri diritti. Le informazioni fornite hanno confermato che la procedura di liquidazione, seppur gestita dal Tribunale del Lussemburgo, si protrarrà per diversi anni, secondo quanto emerso dalle interlocuzioni con l’Autorità di vigilanza lussemburghese.

Gli assicurati e il monitoraggio

Nel frattempo, la capogruppo tedesca FWU AG ha deciso di bloccare i sistemi IT di FWU Life Insurance Lux S.A. e di tutte le sue succursali, compresa quella italiana. Di conseguenza, gli assicurati non hanno la possibilità di mettersi in contatto diretto con la compagnia, complicando ulteriormente le loro possibilità di ottenere risposte rapide. L’Ivass, tuttavia, sta mantenendo un canale di comunicazione con l’EIOPA (Autorità Europea delle Assicurazioni e delle Pensioni Aziendali e Professionali) e la Caa (Commissione di Vigilanza sulle Assicurazioni del Lussemburgo) per monitorare costantemente la situazione e fornire aggiornamenti, che verranno pubblicati sul sito ufficiale non appena disponibili.

Cosa devono fare i risparmiatori

Nonostante l’incertezza, ci sono già alcuni passaggi che i risparmiatori possono compiere per cercare di tutelare i loro diritti. Innanzitutto, è cruciale che gli assicurati aggiornino i propri dati di contatto presso il liquidatore, nel caso in cui siano cambiati rispetto alle informazioni iniziali fornite alla compagnia. È inoltre importante raccogliere tutta la documentazione necessaria per presentare una domanda di ammissione al passivo, come la copia della polizza, le ricevute di pagamento dei premi e il valore attuale della polizza. Questa documentazione sarà fondamentale per dimostrare l’entità del credito vantato. È essenziale anche comprendere che l’importo che ogni risparmiatore potrà ricevere dipenderà dal tipo di polizza sottoscritta. Polizze come quelle a premio ricorrente potrebbero vedere un valore ridotto, soprattutto se sono ancora nei primi anni di versamento, rendendo la situazione ancora più complessa per molti assicurati.

Le richieste delle associazioni dei consumatori

Le associazioni dei consumatori, come Confconsumatori, hanno chiesto misure più efficaci per assistere i risparmiatori, in particolare l’istituzione di una piattaforma telematica per la presentazione delle domande di risarcimento, simile a quella utilizzata durante la risoluzione del caso delle banche venete. L’introduzione di un modello standard per la domanda di ammissione al passivo è una delle richieste più rilevanti, al fine di semplificare e uniformare il processo per tutti gli assicurati. Inoltre, le associazioni hanno sollecitato maggiori informazioni circa il valore degli attivi a garanzia delle polizze, per ridurre l’incertezza che attualmente caratterizza la procedura di liquidazione e permettere ai risparmiatori di farsi un’idea più chiara della situazione.

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