Asset allocation, healthcare: ecco perchè è un settore sottovalutato
La fine del 2024 ha segnato il secondo anno consecutivo in cui il settore sanitario ha performato peggio dello S&P 500. “Sebbene di tanto in tanto il settore possa essere in ritardo rispetto al mercato, il grado di sottoperformance è stato estremamente insolito”, fa notare Andy Acker e Dan Lyons, portfolio manager di Janus Henderson,... Leggi tutto
La fine del 2024 ha segnato il secondo anno consecutivo in cui il settore sanitario ha performato peggio dello S&P 500. “Sebbene di tanto in tanto il settore possa essere in ritardo rispetto al mercato, il grado di sottoperformance è stato estremamente insolito”, fa notare Andy Acker e Dan Lyons, portfolio manager di Janus Henderson, che di seguito spiega come nel periodo 2022-2024, il settore sanitario ha perso il 53% rispetto all’indice, il divario più grande in qualsiasi anni almeno dal 1991. “Con l’inizio del 2025 gli investitori potrebbero chiedersi cosa ci vorrà per far uscire il settore sanitario da questo momento negativo. Potrebbe essere necessaria un po’ di pazienza: L’incertezza creata dalla nomina di Robert F. Kennedy Jr. a capo del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS) ha pesato molto sul settore alla fine dello scorso anno e potrebbe continuare a causare volatilità. Tuttavia, gli investitori potrebbero trarre vantaggio dal fatto che il settore è caratterizzato da molti altri fattori positivi a lungo termine. Inoltre, anche se questi venti contrari a breve termine potrebbero risultare meno impattanti, hanno creato valutazioni interessanti di cui gli investitori possono approfittare”, affermano Acker e Lyons.
Guardare in prospettiva
Il settore sanitario è attualmente scambiato con uno sconto di circa il 20% rispetto all’S&P 500, un divario che non si riscontra spesso tra il benchmark e il settore. Gran parte di questo sconto si è creato alla fine dello scorso anno dopo la già citata nomina di Kennedy di cui si parla anche in questi giorni. “Riteniamo che la nomina e le altre proposte della nuova amministrazione Trump costituiscano uno scenario imprevedibile, da tenere sotto stretta osservazione nei prossimi mesi. Bisogno però tenere conto che spesso i mercati tendono a pensare a potenziali riforme ipotizzando gli scenari peggiori i quali non è detto che si verifichino, anzi. Crediamo che si sia proprio in questa situazione. Il capo dell’HHS, ad esempio, può fare relativamente poco per cambiare il funzionamento della FDA o per limitare l’accesso ai farmaci senza un atto legislativo. Il candidato del presidente Donald Trump a commissario della FDA, il dottor Martin Makary, un medico molto stimato, potrebbe fare da contrappeso. Inoltre, Trump ha altre priorità rispetto alla sanità, tra cui le tasse, l’immigrazione e il commercio”, fanno notare gli esperti di Janus Henderson.
I venti contrari iniziano a diminuire
Anche prima della nomina di Kennedy, il settore aveva dovuto affrontare altri venti contrari. Un’economia statunitense più forte del previsto ha fatto sì che le caratteristiche tradizionalmente difensive del settore sanitario fossero meno interessanti per gli investitori. L’aumento dei tassi di interesse ha causato una contrazione dei mercati dei capitali (comprese IPO), pesando sulle biotecnologie. Una serie di battute d’arresto dei test clinici di farmaci di alto profilo ha fatto crollare i titoli delle società che li hanno presentati. Il riequilibrio della domanda e dell’offerta dopo la pandemia ha risollevato le prospettive di alcuni (ad esempio, i produttori di dispositivi medici), ma ha ridotto gli utili di altri (ad esempio, gli assicuratori e i produttori di prodotti Covid-19).
“Ma alcune di queste tendenze potrebbero cambiare in meglio, secondo Janus Henderson: nel 2024, l’attività di IPO (anche se ancora in sordina) ha iniziato a crescere e il biotech ha registrato il secondo anno di maggiori emissioni di azioni di follow-on dell’ultimo decennio. E anche le banche centrali non stanno più aumentando i tassi di interesse in modo aggressivo, mentre le assicurazioni sanitarie hanno adeguato le prestazioni e/o i premi per tenere conto dell’aumento dei costi, il che potrebbe ridurre la pressione sui margini di profitto nel 2025.
La rincorsa per il rialzo
Altrettanto importante è il fatto che il settore abbia continuato a produrre innovazione. L’anno scorso la FDA ha approvato 60 nuovi farmaci, dopo il record di 72 approvazioni nel 2023. Alcuni prodotti stanno definendo nuovi standard nella cura dei pazienti, tra cui il primo trattamento in assoluto per la malattia del fegato grasso (o MASH) e un farmaco ormonale sostitutivo per l’ipoparatiroidismo, una rara malattia endocrina con limitate opzioni terapeutiche.
“È incoraggiante notare che le pipeline del settore sono a livelli record e che nel 2025 ci aspettiamo una serie di importanti letture di studi in fase avanzata, tra cui i primi dati pivotali per le terapie orali a base di GLP-1 e nuovi trattamenti per le malattie cardiovascolari causate da livelli elevati di lipoproteina(a), che colpiscono fino al 25% della popolazione mondiale. Queste e altre nuove terapie potrebbero essere la chiave per incrementare le fusioni e le acquisizioni (M&A), che possono creare o spegnere l’entusiasmo per il settore. In effetti, la mancanza di grandi operazioni lo scorso anno (quelle valutate 5 miliardi di dollari o più) potrebbe essere uno dei motivi per cui il settore sanitario è stato trascurato nel 2024. Ma il volume delle transazioni potrebbe aumentare, viste le valutazioni interessanti del settore e se l’amministrazione Trump installerà una Federal Trade Commission più accomodante, come ci si aspetta. La domanda di M&A è apparentemente presente. Anche gli investitori stanno dimostrando una maggiore propensione all’innovazione nei loro portafogli. Nel 2024, i titoli biotech sono saliti in media del 31% a seguito di una lettura positiva dei dati. Rispetto a solo il 13% nel 2022, quando il biotech si trovava nel bel mezzo di un mercato Orso. Ciò suggerisce che l’entusiasmo per l’assistenza sanitaria potrebbe essere in aumento. Per questo motivo, siamo entusiasti come sempre delle prospettive del settore e riteniamo che gli investitori che si concentrano sul valore intrinseco e sui numerosi e promettenti progressi medici di oggi, mantenendo la politica nella giusta prospettiva, potrebbero essere ben posizionati per ottenere potenziali guadagni”, concludono gli esperti di Janus Henderson.