Assegno unico gennaio 2025, ecco perché i pagamenti sono in ritardo
lentepubblica.it L’INPS ha finalmente reso noto il calendario dei pagamenti dell’Assegno Unico e Universale (AUU) per il mese di gennaio 2025 e ha spiegato perché i pagamenti sono in ritardo. La comunicazione, attesa con impazienza dai beneficiari a causa del differimento nella pubblicazione, ha chiarito le tempistiche e le modalità di erogazione. Si tratta come ormai […] The post Assegno unico gennaio 2025, ecco perché i pagamenti sono in ritardo appeared first on lentepubblica.it.
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L’INPS ha finalmente reso noto il calendario dei pagamenti dell’Assegno Unico e Universale (AUU) per il mese di gennaio 2025 e ha spiegato perché i pagamenti sono in ritardo.
La comunicazione, attesa con impazienza dai beneficiari a causa del differimento nella pubblicazione, ha chiarito le tempistiche e le modalità di erogazione.
Si tratta come ormai sappaimo bene di un sussidio economico rivolto alle famiglie con figli a carico. Questo contributo, introdotto per semplificare e unificare le misure di sostegno alle famiglie, è destinato a nuclei familiari con figli minorenni o fino a 21 anni se impegnati in percorsi di studio o formazione professionale.
L’importo dell’assegno varia in base all’ISEE e alla composizione del nucleo familiare, con maggiorazioni previste per famiglie numerose o con figli disabili.
In attesa delle nuove comunicazioni dell’INPS sulle soglie ISEE per il 2025 si applicano ancora, ricordiamolo, quelle relative all’anno 2024. Nel messaggio dell’8 febbraio 2024, n. 572, l’INPS ha infatti comunicato importi relative soglie:
- ISEE inferiore a 17.090,61 euro: l’importo può arrivare a 199,4 euro;
- ISEE superiore a 45.574,96 euro: l’importo può arrivare a 57 euro.
Per il dettaglio completo sulle soglie, scaglione per scaglione, potete consultare l’allegato 1 al messaggio 572/2024 dell’INPS.
Assegno unico gennaio 2025, ecco perché i pagamenti sono in ritardo
Secondo quanto riportato nel messaggio n. 111 del 13 gennaio 2025, le somme relative alle prestazioni che non hanno subito variazioni saranno accreditate a partire dalla settimana che inizia oggi, quella del 20 gennaio. Per coloro che devono ricevere importi soggetti a conguaglio, sia in positivo che in negativo, i pagamenti saranno completati entro la fine del mese.
Il ritardo nella diffusione delle date è attribuito all’introduzione del nuovo sistema Re.Tes., operativo dal 1° gennaio 2025. Questa piattaforma, sviluppata dalla Banca d’Italia in collaborazione con la Ragioneria Generale dello Stato (RGS) e la Corte dei Conti, mira a rendere più efficienti le operazioni finanziarie della Tesoreria dello Stato, adeguandole alle più recenti innovazioni tecnologiche.
Tra le principali novità di quest’anno spicca una modifica relativa all’ISEE: l’Assegno Unico non influenzerà più il calcolo dell’indicatore economico, ma solo per l’accesso al bonus nido. Inoltre, per coloro che già beneficiano del contributo, il rinnovo avverrà in modo automatico, eliminando la necessità di presentare una nuova domanda. Tuttavia, è indispensabile aggiornare l’ISEE entro il 28 febbraio 2025, e molti cittadini si sono già adoperati per inoltrare la documentazione necessaria nei primi giorni dell’anno, al fine di evitare ritardi.
Un’ulteriore innovazione riguarda la gestione dei pagamenti attraverso il Sistema Unico di Gestione IBAN (SUGI). Questo nuovo strumento consente agli utenti, così come ai patronati, di registrare il proprio IBAN, facilitando la ricezione non solo dell’Assegno Unico ma anche di altre prestazioni erogate dall’INPS.
L’istituto previdenziale ha infine annunciato che un ulteriore aggiornamento fornirà il calendario dettagliato dei pagamenti per il primo semestre del 2025, offrendo così maggiore chiarezza ai beneficiari in merito alle scadenze future.
Il testo del messaggio dell’INPS
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