Trump, rivoluzione tecnologica per il controllo del traffico aereo
La Federal Aviation Administration (Faa), ovvero l'autorità aeronautica statunitense, ha annunciato una riduzione del traffico aereo al Reagan Washington National Airport al fine di poter affrontare i problemi di sicurezza emersi in seguito alla mortale collisione in volo della scorsa settimana avvenuta tra un jet regionale Crj-700 e un elicottero UH-60L Black Hawk, eventi che ha causato 67 vittime. La Faa ha notificato alle compagnie aeree operanti sul Reagan che il numero massimo di atterraggi l'ora sarà ridotto da 28 a 26 all'ora, operazione che certo aumenterà la sicurezza ma che comporterà ritardi medi da 40 a 50 minuti per i voli in avvicinamento. La comunicazione non ha nascosto la preoccupazione degli investigatori dell'ente e di quelli del Dipartimento per la sicurezza dei trasporti per lo stress accumulato dai controllori del traffico aereo, mentre in risposta all'incidente, la stessa Faa ha imposto restrizioni sui voli in elicottero vicino allo scalo, limitazioni che rimarranno in vigore almeno fino alla fine di febbraio. Inoltre, due piste dello scalo, le meno utilizzate, sono state chiuse e agli aeromobili civili è vietato operare nello spazio aereo quando sono presenti elicotteri della polizia, del soccorso o per il trasporto presidenziale. Quest'ultima limitazione è a tempo indeterminato, poiché esiste il progetto di riorganizzare lo spazio aereo dell'intera zona e di quelle limitrofe, cominciando a esaminare alcune delle situazioni in essere su altri scali che mostrano le medesime criticità del Reagan National, specialmente dovendo far convivere aeromobili ed elicotteri militari. Nel frattempo, nella mattina di giovedì, febbraio, parlando alla National Prayer Breakfast, presso il Campidoglio degli Stati Uniti, il Tycoon ha annunciato la volontà di creare un nuovo sistema di controllo del traffico aereo computerizzato, attribuendo parte della colpa dell'incidente aereo a quello che ha descritto come un sistema obsoleto. E prima di insistere sull'assunzione di nuovo personale eterogeneo, senza più applicare il “Dei” - sistema per l'equità tra generi ed etnie – ha dichiarato: “Si sono verificati molti errori, penso che ciò che accadrà è che ci siederemo tutti a un tavolo e realizzeremo un fantastico sistema computerizzato per le nostre torri di controllo. Nuovo di zecca, non assemblato d tecnologie esistenti e obsolete”. Trump ha quindi anche criticato le spese fatte del governo Biden per il sistema di controllo del traffico aereo (Atc), sostenendo che sono stati spesi miliardi di dollari nel tentativo di rinnovare un'infrastruttura già in crisi piuttosto che investire in un sistema completamente nuovo. Ha inoltre paragonato l'attuale sistema di controllo del traffico aereo degli Stati Uniti a quelli di altre nazioni, suggerendo che persino il suo jet privato si affida a tecnologia straniera perché il suo pilota considera inadeguato il sistema statunitense. Nel frattempo, la Faa lavora da tempo alla modernizzazione del National Airspace System tramite NextGen, un'iniziativa pluriennale volta a migliorare la sicurezza e l'efficienza attraverso tecnologie avanzate. Tale programma fa progressi molto lentamente ma ciò è dovuto in buona parte alla necessità di garantire livelli di affidabilità non inferiori a quelli attuali, in zone nelle quali il numero di voli è enorme. L'idea è che l'uomo, inteso come il controllore di volo, si occupi delle situazioni particolari da gestire lasciando a un computer la decisione di creare gli instradamenti, le rotte e le sequenze di avvicinamento, proteggendo in modo sistematico gli spazi aerei da possibili conflitti di traffico. Si pensi che lo scalo più trafficato degli Usa è lo Hartsfield Jackson di Atlanta (Georgia) dal quale sono transitati in un anno oltre 96 milioni di passeggeri con quasi 800.000 movimenti tra decolli e atterraggi, distribuiti su cinque piste per quasi 24 ore al giorno. Per fare un paragone, tutti i passeggeri dei voli partiti e atterrati in Italia nel 2024 è stato di 220 milioni e lo scalo più trafficato, il Leonardo da Vinci di Fiumicino, non arriva alla metà del traffico della capitale della Georgia.
![Trump, rivoluzione tecnologica per il controllo del traffico aereo](https://www.panorama.it/media-library/image.jpg?id=56316838&width=980#)
![](https://www.panorama.it/media-library/image.jpg?id=56316838&width=1200&height=800&coordinates=0%2C0%2C0%2C0)
La Federal Aviation Administration (Faa), ovvero l'autorità aeronautica statunitense, ha annunciato una riduzione del traffico aereo al Reagan Washington National Airport al fine di poter affrontare i problemi di sicurezza emersi in seguito alla mortale collisione in volo della scorsa settimana avvenuta tra un jet regionale Crj-700 e un elicottero UH-60L Black Hawk, eventi che ha causato 67 vittime. La Faa ha notificato alle compagnie aeree operanti sul Reagan che il numero massimo di atterraggi l'ora sarà ridotto da 28 a 26 all'ora, operazione che certo aumenterà la sicurezza ma che comporterà ritardi medi da 40 a 50 minuti per i voli in avvicinamento. La comunicazione non ha nascosto la preoccupazione degli investigatori dell'ente e di quelli del Dipartimento per la sicurezza dei trasporti per lo stress accumulato dai controllori del traffico aereo, mentre in risposta all'incidente, la stessa Faa ha imposto restrizioni sui voli in elicottero vicino allo scalo, limitazioni che rimarranno in vigore almeno fino alla fine di febbraio. Inoltre, due piste dello scalo, le meno utilizzate, sono state chiuse e agli aeromobili civili è vietato operare nello spazio aereo quando sono presenti elicotteri della polizia, del soccorso o per il trasporto presidenziale. Quest'ultima limitazione è a tempo indeterminato, poiché esiste il progetto di riorganizzare lo spazio aereo dell'intera zona e di quelle limitrofe, cominciando a esaminare alcune delle situazioni in essere su altri scali che mostrano le medesime criticità del Reagan National, specialmente dovendo far convivere aeromobili ed elicotteri militari. Nel frattempo, nella mattina di giovedì, febbraio, parlando alla National Prayer Breakfast, presso il Campidoglio degli Stati Uniti, il Tycoon ha annunciato la volontà di creare un nuovo sistema di controllo del traffico aereo computerizzato, attribuendo parte della colpa dell'incidente aereo a quello che ha descritto come un sistema obsoleto. E prima di insistere sull'assunzione di nuovo personale eterogeneo, senza più applicare il “Dei” - sistema per l'equità tra generi ed etnie – ha dichiarato: “Si sono verificati molti errori, penso che ciò che accadrà è che ci siederemo tutti a un tavolo e realizzeremo un fantastico sistema computerizzato per le nostre torri di controllo. Nuovo di zecca, non assemblato d tecnologie esistenti e obsolete”. Trump ha quindi anche criticato le spese fatte del governo Biden per il sistema di controllo del traffico aereo (Atc), sostenendo che sono stati spesi miliardi di dollari nel tentativo di rinnovare un'infrastruttura già in crisi piuttosto che investire in un sistema completamente nuovo. Ha inoltre paragonato l'attuale sistema di controllo del traffico aereo degli Stati Uniti a quelli di altre nazioni, suggerendo che persino il suo jet privato si affida a tecnologia straniera perché il suo pilota considera inadeguato il sistema statunitense. Nel frattempo, la Faa lavora da tempo alla modernizzazione del National Airspace System tramite NextGen, un'iniziativa pluriennale volta a migliorare la sicurezza e l'efficienza attraverso tecnologie avanzate. Tale programma fa progressi molto lentamente ma ciò è dovuto in buona parte alla necessità di garantire livelli di affidabilità non inferiori a quelli attuali, in zone nelle quali il numero di voli è enorme. L'idea è che l'uomo, inteso come il controllore di volo, si occupi delle situazioni particolari da gestire lasciando a un computer la decisione di creare gli instradamenti, le rotte e le sequenze di avvicinamento, proteggendo in modo sistematico gli spazi aerei da possibili conflitti di traffico. Si pensi che lo scalo più trafficato degli Usa è lo Hartsfield Jackson di Atlanta (Georgia) dal quale sono transitati in un anno oltre 96 milioni di passeggeri con quasi 800.000 movimenti tra decolli e atterraggi, distribuiti su cinque piste per quasi 24 ore al giorno. Per fare un paragone, tutti i passeggeri dei voli partiti e atterrati in Italia nel 2024 è stato di 220 milioni e lo scalo più trafficato, il Leonardo da Vinci di Fiumicino, non arriva alla metà del traffico della capitale della Georgia.