Tim, il tribunale di Milano respinge il ricorso di Vivendi
Il Tribunale di Milano ha respinto il ricorso presentato da Vivendi riguardo alla vendita della rete fissa da parte di Tim a KKR (Kohlberg Kravis Roberts & Co. L.P.), l’operatore internazionale di private equity specializzato nel segmento di leveraged buyout, dichiarando la domanda “inammissibile per difetto di interesse ad agire” e “difetto di legittimazione ad […] L'articolo Tim, il tribunale di Milano respinge il ricorso di Vivendi proviene da Economy Magazine.
Il Tribunale di Milano ha respinto il ricorso presentato da Vivendi riguardo alla vendita della rete fissa da parte di Tim a KKR (Kohlberg Kravis Roberts & Co. L.P.), l’operatore internazionale di private equity specializzato nel segmento di leveraged buyout, dichiarando la domanda “inammissibile per difetto di interesse ad agire” e “difetto di legittimazione ad agire”. La decisione, contenuta in una nota firmata dal presidente del Tribunale, Fabio Roia, sancisce la fine del contenzioso legale che aveva visto i francesi contestare la modalità con cui l’operazione era stata portata avanti. In particolare, Vivendi aveva sollevato il dubbio che la vendita fosse stata decisa senza passare attraverso l’approvazione dell’assemblea dei soci, un passaggio che consideravano essenziale per la validità dell’operazione.
La disputa legale
La disputa legale sulla vendita della rete ha visto prevalere Tim. Il tribunale di Milano, come anticipato, ha dichiarato inammissibili le richieste di Vivendi, sottolineando la mancanza di interesse e legittimazione a intraprendere l’azione legale. Vivendi, che è il principale azionista privato di Tim, aveva avviato il procedimento legale per contestare il modo in cui il consiglio di amministrazione di Tim aveva approvato la cessione di NetCo, senza convocare un’assemblea straordinaria. La decisione è stata presa dalla Sezione XV del tribunale civile, specializzata in questioni aziendali. In particolare, la causa intentata da Vivendi contro Tim riguardava la richiesta di annullamento della delibera del consiglio di amministrazione del 5 novembre 2023, con cui veniva approvata l’offerta di cessione della rete fissa presentata dal fondo KKR.
Le parole dei giudici
I giudici milanesi, nel fornire una sintesi del caso, ricordano che la tesi dei francesi alla base del ricorso era fondata su presunti “vizi di tale delibera, il contrasto con l’oggetto sociale, la violazione della competenza degli amministratori, l’omessa convocazione di assemblea straordinaria, il conflitto di interessi”. Secondo i ricorrenti, tali motivi giustificavano la necessità di un intervento legale per annullare la delibera in questione. Tuttavia, il tribunale, dopo aver esaminato attentamente le argomentazioni presentate, ha deciso di definire tali domande come “inammissibili”. La decisione è stata presa ritenendo che i ricorrenti non avessero un interesse giuridicamente rilevante per intraprendere l’azione legale e che non fossero legittimati a farlo in base alla normativa applicabile.
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