Smart working nella Pubblica amministrazione: nuove prospettive e sfide future

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Nella prestigiosa sede di Palazzo Wedekind, l’INPS e la School of Management del Politecnico di Milano hanno presentato i risultati di una ricerca condotta nell’ambito dell’Osservatorio Smart Working nella Pubblica amministrazione, evidenziandone prospettive e sfide future.

L’evento, intitolato “L’evoluzione della leadership e l’impatto dello Smart Working sul Valore Pubblico“, ha offerto un’opportunità di confronto sulle migliori pratiche adottate nel settore pubblico, con un focus sui progressi raggiunti nel 2024 e sulle prospettive per il 2025. L’obiettivo principale dell’incontro è stato fornire strumenti di analisi basati su dati concreti, utili a orientare le scelte strategiche delle amministrazioni pubbliche per migliorare l’attrattività, la competitività e il benessere dei dipendenti, contribuendo al contempo alla stabilità economica e sociale.

Tra i partecipanti alla discussione figuravano personalità di spicco del settore, tra cui Giuseppe Conte, direttore centrale Risorse Umane INPS, Mariano Corso, responsabile scientifico del Tavolo di lavoro Smart Working nella Pubblica Amministrazione del Politecnico di Milano, Enrico Deidda Gagliardo, fondatore e direttore scientifico del CERVAP e prorettore dell’Università degli Studi di Ferrara, Fiorella Crespi, direttrice dello stesso tavolo di lavoro, e Valeria Vittimberga, direttore generale INPS.

Smart working nella Pubblica amministrazione: nuove prospettive e sfide future

Durante l’evento, Giuseppe Conte ha sottolineato come la pandemia abbia rivoluzionato le pratiche lavorative consolidate, spingendo le amministrazioni a esplorare nuove modalità di lavoro a distanza e ibride. Secondo Conte, l’introduzione dello smart working rappresenta una svolta verso un modello manageriale basato su fiducia, collaborazione e flessibilità, superando il tradizionale approccio incentrato sul controllo e sulla presenza fisica.

Mariano Corso ha evidenziato l’importanza del lavoro agile nel promuovere un’amministrazione orientata ai risultati e alla creazione di valore pubblico. Ha inoltre sottolineato come questo modello possa attrarre le nuove generazioni, garantire maggiore sostenibilità e incentivare la continuità lavorativa nel settore pubblico.

Fiorella Crespi ha ricordato che l’Osservatorio Smart Working, attivo dal 2012, nasce con l’intento di studiare e diffondere le migliori pratiche nel settore pubblico. Secondo Crespi, il lavoro agile consente una maggiore autonomia nella gestione delle attività, responsabilizzando i dipendenti sui risultati e contribuendo alla modernizzazione dell’amministrazione.

A chiusura dell’incontro, Valeria Vittimberga ha illustrato il percorso innovativo dell’INPS nell’adozione dello smart working, sottolineando come la pandemia abbia accelerato un processo già avviato, consentendo una rapida transizione al lavoro da remoto. Vittimberga ha ribadito che questo approccio segna un passaggio cruciale per le amministrazioni pubbliche, spostando l’attenzione dalla quantità di ore lavorate ai risultati ottenuti, favorendo un maggiore coinvolgimento del personale e un’efficace risposta alle esigenze della collettività.

L’incontro ha confermato come il lavoro agile rappresenti non solo un’opportunità di innovazione per le amministrazioni, ma anche una leva strategica per affrontare le sfide future e migliorare il servizio reso ai cittadini.

Il testo del comunicato

Qui il documento completo.

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