Saipem in difficoltà con il contratto in Francia
La società sta riscontrando un forte aumento dei costi e continua ad avere problemi nelle sue attività di perforazione finalizzate alla costruzione di un parco eolico che ora è previsto entrare in funzione un anno più tardi rispetto alle attese iniziali.
Apertura in rosso per Saipem, in difficoltà con il contratto in Francia, subito in fondo tra le blu chip del FTSE MIB di questa mattina che invece inizia la seduta di Piazza Affari in positivo (+0,20%).
Le azioni della società operante nel settore della prestazione di servizi per il settore dell'energia e delle infrastrutture cedono il 3% nei primi minuti di contrattazioni, scendendo ad un minimo di 2,592 euro.
Il calo di questa mattina azzera i guadagni ottenuti dal titolo in questo inizio di 2025 e il bilancio resta leggermente negativo (-0,20%).
Il gruppo è attualmente impegnato nelle attività di perforazione per la costruzione di un parco eolico al largo della costa nord occidentale in Francia ma la società avrebbe difficoltà finanziarie. Saipem ha ottenuto questo contratto nel 2021 per 460 milioni di euro e, secondo fonti di Bloomberg, avrebbe subìto centinaia di milioni di euro di sforamenti dei costi.
L’opera riguarda il progetto progetto Courseulles-sur-Mer, guidato da Electricite de France SA e la società italiana è impegnata nella costruzione di 64 turbine, ma le sue attrezzature di perforazione starebbero riscontrando dei problemi a causa di difetti di costruzione, rallentando le operazioni, e ora l’entrata in funzione del parco sarebbe stata posticipata al 2026, quando era previsto avviare le sue attività nel corso di quest’anno.
Negli ultimi mesi, Saipem è riuscita a perforare solo uno dei 64 ‘socket’ che ospiteranno i pali su cui saranno montate le turbine, sempre secondo fonti di Bloomberg che hanno chiesto l’anonimato in quanto si tratta di informazioni non pubbliche.
L'inflazione dei costi, i problemi di perforazione e i ritardi hanno fatto saltare il budget e l'azienda vorrebbe che i proprietari del parco assorbissero parte di tale eccedenza, richiedendo l'approvazione sia da parte loro che dai loro creditori.
I problemi di Saipem sono gli ultimi di una lunga serie di aumenti dei costi che hanno messo in difficoltà i parchi eolici offshore in tutto il mondo, in un settore che continua ad affrontare costosi problemi di crescita, in particolare mentre si espande in più mercati e distribuisce nuove attrezzature nelle difficili condizioni del mare.
Oggi, intanto, un giudizio positivo su Saipem è arrivato dagli analisti di Citi che hanno alzato il prezzo obiettivo sul titolo della società italiana da 3,25 a 3,4 euro, confermando la raccomandazione ‘buy’.
Dal broker hanno aumentato le stime di Eps dell'1% sul 2024, del 3% sul 2025 e del 2% sul 2026. Gli esperti si aspettano che in occasione dei conti 2024 il gruppo annunci la distribuzione di un dividendo, stimato a "circa 0,09 euro per azione".
La società ha comunicato il suo calendario finanziario 2025 e tra le prossime date da tenere d’occhio c’è quella del 25 febbraio quando si riunirà il consiglio di amministrazione per l'esame dei risultati preconsuntivi del 2024 (comunicato il giorno stesso), mentre l'11 marzo 2025 sarà approvato il bilancio completo del 2024 (comunicato il giorno stesso).
Tra gli altri appuntamenti dell’anno ci sono:
- 23 aprile - cda per l’approvazione del resoconto di gestione del 1° trimestre 2025 (comunicato il giorno stesso).
- 8 maggio - assemblea ordinaria degli azionisti per l’approvazione del bilancio 2024 (unica convocazione).
- 23 luglio – cda per l’approvazione dei risultati del 2° trimestre e della relazione finanziaria del 1° semestre 2025 (comunicato il giorno stesso).
- 22 ottobre – cda per l’approvazione del resoconto di gestione del 3° trimestre 2025 (comunicato il giorno stesso).
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