Poste Italiane: rispunta il grande piano di vendita di azioni al pubblico (e il titolo vola in Borsa)

Il Governo guidato da Giorgia Meloni potrebbe essere sul punto di rispolverare il piano per la privatizzazione di Poste Italiane. Il tema è in stand-by dallo scorso novembre: dopo un iniziale slancio, i rumors su una possibile cessione di una parte della quota pubblica si sono affievoliti, per poi scomparire dall’agenda dell’esecutivo. L’ultima risale a metà ottobre scorso, quando la società, controllata dal ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef), ha annunciato tramite un comunicato la sospensione del processo presso la Consob per l’approvazione del prospetto relativo all’Offerta pubblica di vendita (Opv).

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Il progetto Opv: tra speranze e delusioni

La prospettiva di un’Opv aveva generato grande fermento nelle settimane precedenti, spingendo molti osservatori a ipotizzare che il governo fosse pronto a compiere il passo decisivo. Voci di corridoio, sostenute da alcune dichiarazioni ufficiali, indicavano che la vendita di una parte delle azioni di Poste Italiane fosse ormai imminente.

C’era persino chi riteneva che la pausa nel lancio di una nuova edizione del BTP Valore – dopo le prime quattro emissioni di successo – fosse dovuta al fatto che l’esecutivo volesse dare priorità alla privatizzazione dell’azienda guidata da Matteo Del Fante.

Il titolo in Borsa: azioni ai massimi storici

A riaccendere l’attenzione sul tema è l’entusiasmo generato dai risultati straordinari ottenuti da Poste Italiane in Borsa. Il titolo dell’azienda ha recentemente stabilito un nuovo massimo storico, superando la soglia dei 14 euro. Il gruppo non ha perso occasione per celebrare questo traguardo con un post sui social, pubblicato sull’account X (ex Twitter): “Nuovo record del titolo Poste a Piazza Affari, volato ben oltre il valore di 14 euro per azione, stabilisce il suo nuovo record storico che conferma l’anno d’oro di Poste Italiane in Borsa. #TGPoste #PosteItaliane”.

Ma è dai primi di gennaio che Poste Italiane fa registrare performance notevoli a Piazza Affari. Il 9 gennaio, le azioni hanno superato per la prima volta la soglia dei 14 euro, raggiungendo un massimo annuale di 14,095 euro. Il 15 gennaio, il titolo ha chiuso a 14,20 euro, segnando un nuovo record storico dall’Ipo dell’ottobre 2015, con una capitalizzazione di mercato di 18,55 miliardi di euro, per arrivare al 16 gennaio, quuando le azioni hanno  chiuso a 14,295 euro.

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