Pensioni e prestazioni INPS 2025: aumenti, importi, rivalutazione e nuovi sussidi
Tutti gli aggiornamenti sulle pensioni e le prestazioni assistenziali 2025: importi aggiornati, aumento assegni e nuovi sussidi per pensionati invalidi.
Il 2025 vede l’aggiornamento degli importi delle pensioni e delle prestazioni assistenziali, comprese quelle a favore di persone con invalidità e disabilità, in base alla perequazione automatica legata al tasso di inflazione. L’obiettivo è garantire il mantenimento del potere d’acquisto per i beneficiari, con una rivalutazione che rispecchia l’andamento dei prezzi al consumo.
Per il 2025, il tasso di rivalutazione è per tutte quante stato fissato allo 0,8%. Questo valore, relativamente contenuto, riflette un’inflazione moderata e incide direttamente sugli importi delle pensioni e delle prestazioni assistenziali.
Pensioni assistenziali 2025: di quanto cresce l’assegno?
La perequazione automatica è il meccanismo con cui l’INPS adegua annualmente gli importi delle pensioni all’andamento dell’inflazione. Per il 2025, l’incremento dello 0,8%, seppur marginale, garantisce un adeguamento degli importi pensionistici all’inflazione, assicurando che i trattamenti previdenziali e assistenziali mantengano il loro valore reale nel tempo.
Tutti gli aumenti nel dettaglio
- Trattamento minimo: incremento di € 4,46 mensili (+0,8%).
- Assegno sociale: aumento di € 3,68 mensili (+0,8%).
- Pensione sociale: incremento di € 3,10 mensili (+0,8%).
- Indennità di accompagnamento: aumento di € 4,22 mensili (+0,8%).
Importi prestazioni INPS e assegni sociali
Di seguito, una tabella con gli importi mensili e annuali aggiornati:
Prestazione | Importo mensile 2025 | Importo annuale 2025 |
---|---|---|
Trattamento minimo | € 603,40 | € 7.844,20 |
Assegno sociale | € 463,96 | € 6.031,48 |
Pensione sociale | € 390,37 | € 5.074,81 |
Indennità di accompagnamento | € 531,38 | € 6.376,56 |
La rivalutazione delle prestazioni assistenziali per il 2025 conferma l’importanza del meccanismo di adeguamento al costo della vita. Vediamo di seguito a chi spettano queste prestazioni di natura assistenziale erogate dall’INPS.
Trattamento minimo
Il trattamento minimo è una prestazione integrativa che garantisce ai pensionati un importo minimo stabilito per legge. La legge di bilancio 2025 ha introdotto una rivalutazione aggiuntiva del 2,2% per le pensioni di importo pari o inferiore al trattamento minimo, portando l’importo mensile a € 616,67. Questa misura mira a sostenere i pensionati con redditi più bassi, assicurando loro un adeguamento più consistente rispetto alla rivalutazione ordinaria.
Assegno sociale
L’assegno sociale è una prestazione assistenziale erogata ai cittadini con redditi inferiori a determinate soglie, al fine di garantire un sostegno economico minimo. Per il 2025, l’importo mensile dell’assegno sociale è stato incrementato a € 538,68, pari a € 7.002,97 annuali. Questo adeguamento tiene conto dell’inflazione e delle esigenze dei beneficiari.
Pensione sociale
La pensione sociale è destinata ai cittadini anziani con redditi molto bassi. Nel 2025, l’importo mensile è stato aggiornato a € 390,37, con un incremento dello 0,8% rispetto all’anno precedente. Questo adeguamento rientra nella perequazione automatica prevista annualmente per le prestazioni assistenziali.
Indennità di accompagnamento
L’indennità di accompagnamento è una prestazione erogata agli invalidi civili totalmente inabili che necessitano di assistenza continua. Per il 2025, l’importo mensile è stato rivalutato a € 542,02, riflettendo l’adeguamento al tasso di inflazione. Questo incremento assicura che il sostegno fornito sia in linea con l’aumento del costo della vita.
Prestazioni INPS invalidità e disabilità: importi e requisiti 2025
L’INPS eroga anche diverse prestazioni assistenziali a favore di persone con invalidità e disabilità, con l’obiettivo di garantire un sostegno economico a chi ha ridotte capacità lavorative o necessita di assistenza continuativa. Per il 2025, come detto, gli importi di queste prestazioni sono stati rivalutati in base al tasso di inflazione dello 0,8%.
Ecco una sintesi degli importi mensili e dei limiti di reddito per le principali prestazioni:
Prestazione | Importo mensile 2025 | Limite di reddito annuo 2025 |
---|---|---|
Pensione per ciechi civili assoluti | € 363,37 | € 19.772,50 |
Pensione per ciechi civili parziali | € 336,00 | € 19.772,50 |
Pensione per invalidi civili totali | € 336,00 | € 19.772,50 |
Pensione per sordi | € 336,00 | € 19.772,50 |
Assegno mensile per invalidi civili parziali | € 336,00 | € 5.771,35 |
Indennità di frequenza per minori | € 336,00 | € 5.771,35 |
Indennità di accompagnamento per ciechi civili assoluti | € 1.022,44 | Nessun limite |
Indennità di accompagnamento per invalidi civili totali | € 542,02 | Nessun limite |
Indennità di comunicazione per sordi | € 267,83 | Nessun limite |
Indennità speciale per ciechi ventesimisti | € 229,30 | Nessun limite |
Si noti che alcune prestazioni, come le indennità di accompagnamento e di comunicazione, non sono soggette a limiti di reddito.
Inoltre, per le pensioni di importo pari o inferiore al trattamento minimo, è previsto un incremento aggiuntivo del +2,2% per il 2025, al fine di garantire un supporto maggiore a chi ha redditi più bassi.
Pensione di inabilità
Destinata ai lavoratori che, a causa di gravi patologie, non possono più svolgere alcuna attività lavorativa. Per il 2025, l’importo mensile della pensione di inabilità è stato adeguato a € 332,77, per un importo annuo di € 4.326,01. Per accedere a questa prestazione, il lavoratore deve aver versato almeno cinque anni di contributi, di cui almeno tre negli ultimi cinque anni precedenti alla domanda.
Assegno ordinario di invalidità (AOI)
L’assegno ordinario di invalidità è riconosciuto ai lavoratori con una riduzione della capacità lavorativa superiore ai 2/3 a causa di infermità fisica o mentale. Nel 2025, l’importo mensile è pari a € 332,77, con la possibilità di integrazione al trattamento minimo se il reddito del beneficiario è inferiore alla soglia prevista. L’AOI è compatibile con lo svolgimento di attività lavorativa e viene riconosciuto per tre anni, con possibilità di rinnovo.
Indennità di accompagnamento
L’indennità di accompagnamento è riservata agli invalidi civili al 100%, che necessitano di assistenza continua per compiere le normali attività quotidiane. Per il 2025, l’importo mensile è stato aggiornato a € 542,02, senza limiti di reddito. L’indennità viene erogata indipendentemente dall’età e dall’attività lavorativa svolta.
Indennità di frequenza
Destinata ai minori con disabilità che necessitano di terapie riabilitative o frequentano centri specializzati. Per il 2025, l’importo mensile è pari a € 332,77 e viene erogato per la durata del trattamento terapeutico o del percorso scolastico.
Nuova Prestazione Universale per Anziani Non Autosufficienti
Dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2026, in via sperimentale, è stata introdotta la Prestazione Universale per il sostegno alla domiciliarità e all’autonomia delle persone anziane ultraottantenni non autosufficienti. La misura mira a promuovere l’assistenza domiciliare e a favorire l’autonomia personale di questi anziani. A partire dal 2 gennaio 2025, il sussidio è disponibile ai soggetti con i seguenti requisiti:
- età pari o superiore a 80 anni;
- bisogno assistenziale con gravità valutata dall’INPS;
- ISEE sociosanitario non superiore a €6.000;
- indennità di accompagnamento già in corso.
La prestazione si compone di una quota fissa, corrispondente all’importo dell’indennità di accompagnamento, e di una quota integrativa denominata “assegno di assistenza”, attualmente pari a €850 mensili. Quest’ultima è destinata a coprire i costi per l’assunzione di assistenti domiciliari o per l’acquisto di servizi di assistenza forniti da professionisti qualificati. La domanda può essere presentata online sul sito dell’INPS o tramite enti di patronato.
Rivalutazione pensioni per scaglioni dal 2025
A partire dal 1° gennaio 2025, lo ricordiamo per completezza di informazioni, è stato reintrodotto il meccanismo di perequazione per scaglioni, che prevede l’applicazione delle percentuali di rivalutazione alle diverse fasce di importo della pensione. Il tasso di rivalutazione per il 2025 è stato fissato – come ampiamente spiegato sopra – allo 0,8%.
Ecco come si applica la rivalutazione:
- fino a 4 volte il minimo INPS (€ 2.413,60 mensili): rivalutazione del 100% dell’indice, quindi 0,8%.
- fino a 5 volte il minimo (€ 2.413,60 – € 3.017,00): rivalutazione del 90% dell’indice, pari a 0,72%.
- oltre 5 volte il minimo (oltre € 3.017,00): rivalutazione del 75% dell’indice, corrispondente a 0,6%.
Ad esempio, una pensione di € 1.500 mensili lordi riceverà un aumento di € 12 al mese, mentre una pensione di € 3.000 avrà un incremento di € 22,15 mensili.