Obbligazioni governative, altro giro di boa

Negli ultimi due anni, le obbligazioni governative hanno attraversato un periodo di grande trasformazione. L'inflazione elevata e persistente, combinata con politiche monetarie restrittive delle principali Banche centrali, ha spinto i rendimenti a livelli che non si registravano da oltre un decennio. Questo ha reso i titoli di Stato più attraenti per gli investitori in cerca di redditi stabili, ma ha anche introdotto nuove complessità.

Tassi BCE

“Le obbligazioni delle economie avanzate offrono prospettive interessanti, poiché le Banche centrali potrebbero concentrarsi meno sull’inflazione e più sul rallentamento della domanda interna”, spiega Desmond Lawrence, senior investment strategist, State Street Global Advisor. I mercati stanno già scontando un possibile atterraggio morbido, con tagli dei tassi di riferimento attesi negli Stati Uniti e nell’Eurozona, rispettivamente al 3,75% e sotto il 2,0 per cento. Questa dinamica potrebbe favorire un irripidimento delle curve dei rendimenti, aprendo opportunità soprattutto per le obbligazioni a lunga scadenza. “L’esposizione alla duration è cruciale quando inizia un ciclo di tagli dei tassi”, aggiunge Lawrence.

La situazione degli emergenti

Mentre nei mercati sviluppati le politiche monetarie sono al centro dell’attenzione, nei mercati emergenti la situazione appare più diversificata. “Ci aspettiamo tassi di default molto bassi nel credito sovrano dei mercati emergenti”, afferma Polina Kurdyavko, head of BlueBay Emerging Markets, BlueBay AM. Questa resilienza deriva dalla qualità migliorata degli emittenti e dal contesto favorevole delle materie prime, che ha permesso a molte economie emergenti di ridurre la leva finanziaria negli ultimi anni. Tuttavia, le valute dei mercati emergenti potrebbero affrontare difficoltà rispetto al dollaro, con performance differenziate per regione. “In America Latina, alcune valute potrebbero trovare sostegno da tassi di riferimento elevati, mentre nell’Europa centrale e orientale la tendenza verso politiche monetarie più accomodanti potrebbe indebolire il forex”, spiega Kurdyavko.

Un caso interessante proviene dall’Asia centrale, dove i governi stanno lavorando per rafforzare la fiducia degli investitori internazionali. “Il Kazakistan ha raccolto 1,5 miliardi di dollari con una domanda sei volte superiore”, commenta Johannes Feist, CEO di Mikro Kapital. Questo successo dimostra come anche economie emergenti di nicchia possano attirare interesse sui mercati globali. A livello globale, il ciclo di allentamento monetario sta iniziando a influenzare le curve dei rendimenti. “Le curve si stanno irripidendendo, guidate da emissioni crescenti di titoli di Stato e da una stabilizzazione della disinflazione”, sostiene Kevin Thozet, membro del Comitato Investimenti di Carmignac. Questo fenomeno, tuttavia, non è uniforme e varia a seconda del contesto regionale e delle priorità politiche.

Sul lungo termine, restano alcune sfide strutturali significative. “I deficit fiscali e l’invecchiamento della popolazione rappresentano rischi cruciali,” avverte Lawrence. Le economie avanzate, infatti, devono affrontare una crescita rallentata della forza lavoro e della produttività, fattori che potrebbero incidere sui bilanci statali e sulla sostenibilità del debito sovrano. Eppure, proprio queste dinamiche potrebbero sostenere il valore dei titoli di Stato a lungo termine, offrendo stabilità in un contesto di crescita più moderata.

Obbligazionario governativo

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