Nuovo BTP Più: quali saranno cedola e rendimento?
Previsioni su cedole e rendimento del nuovo BTP Più in emissione a febbraio L'articolo Nuovo BTP Più: quali saranno cedola e rendimento? proviene da RisparmiOggi.
Che cedola e soprattutto che rendimento attendersi dal nuovo BTP Più annunciato dal MEF la scorsa settimana? Sui forum e sulle pagine social frequentate da investitori in titoli di stato ma anche da semplici risparmiatori, è proprio questa la domanda più dibattuta. Più delle condizioni della nuova famiglia di titoli retail ideata dal Tesoro. Più dello stesso meccanismo di rimborso anticipato che è, a tutti gli effetti, una completa new entry nel panorama dei bond sovrani a medio e lungo termine. Non c’è nulla da fare: come è anche logico che sia, ai potenziali compratori interessano solo cedole e rendimento.
Giustificabilissimo solo che, questa volta, dal particolare meccanismo di funzionamento del titolo proprio non si può prescindere a meno che non si voglia pensare che il Tesoro sia un’associazione umanitaria che regala il diritto al rimborso anticipato del capitale investito a metà percorso di vita del titolo (4 anni sugli 8 totali) senza volere nulla in cambio. Logica vuole che ci debba essere una sorta di contrappasso. E dove può esserci se non sulla cedola e sul rendimento atteso?
Insomma la questione previsioni su cedole e rendimenti della prima emissione del BTP Più si condisce di altri ingredienti oltre al solito raffronto con il rendimento offerto dal BTP tradizionale di pari durata che, a differenza di tutto quello che è fin qui avvenuto con i vari titoli retail, non sarà il solo discriminante.
E allora partiamo proprio dagli elementi da considerare per formulare delle previsioni ragionevoli su cedola e rendimento del prossimo BTP Più.
Cedola e rendimento BTP Più: di cosa tenere conto nelle previsioni
Cedola e rendimento del BTP standard di pari durata, 8 anni, sono il primo elemento da considerare. Il Tesoro nelle passate emissioni dei vari BTP Valore e BTP Italia si è sempre mosso su una direttrice ben precisa: prendere il rendimento a scadenza del pari durata listato sul MOT e aggiungerci un pò di rendimento extra per rendere il collocamento più appetibile. In genere un +0,2% è bastato per fare leva tra i potenziali compratori. A volte anche meno con un +0,15% che ha fatto la differenza.
Come accennavamo però prima c’è poi la questione del rimborso anticipato, il grande asso nella manica calato dal MEF con questa nuova tipologia di titoli retail. Parentesi: chi afferma che non si tratti di una novità perchè c’è già la possibilità di vendere BTP prima della scadenza non ha mai investito in titoli di stato in vita sua! E’ vero è possibile vendere BTP tradizionali in ogni momento ma ciò avviene sempre al prezzo corrente del momento non certo a capitale garantito come invece farà il BTP Più! C’è una bella differenza tra le due modalità di rimborso. Il Tesoro farà un regalo con il meccanismo ideato per il nuovo titolo retail. Logica vuole che lo faccia in qualche modo scontare.
Infine il terzo elemento di cui tenere conto per formulare previsioni su cedola e rendimento del nuovo BTP Più è l’assenza del premio fedeltà extra. A differenza di ciò che avviene con il BTP Valore, l’extra per i fedelissimi non ci sarà. Ciò significa meno appeal e in qualche modo dovrà far scattare una compensazione. Come? Ovviamente su cedola e rendimento.
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