Legge di Bilancio e Ddl Lavoro, tutti gli ammortizzatori sociali e sostegni alle famiglie

La Legge di Bilancio e Collegato Lavoro hanno portato significative modifiche in materia di ammortizzatori sociali, sostegno al reddito e misure per le famiglie

Jan 17, 2025 - 12:24
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Legge di Bilancio e Ddl Lavoro, tutti gli ammortizzatori sociali e sostegni alle famiglie

Le recenti modifiche normative, introdotte dal Collegato Lavoro 2024 (legge 13 dicembre 2024, n. 203), dalla legge 20 dicembre 2024, n. 199 e dalla legge di bilancio 2025, hanno avuto un impatto significativo sugli ammortizzatori sociali, sul sostegno al reddito e sulle misure a favore delle famiglie. L’Inps ha deciso quindi fare un po’ d’ordine, facendo un riassunto delle principali novità.

Le novità con il Collegato Lavoro

Con l’introduzione del Collegato Lavoro viene aggiornata la disciplina relativa alla compatibilità tra integrazione salariale e lavoro, stabilendo nuove condizioni per la possibilità di percepire trattamenti di integrazione salariale mentre si svolge un’attività lavorativa: è vietato svolgere attività lavorative subordinate, o autonome, per altri datori di lavoro durante il periodo di fruizione del trattamento. La mancata comunicazione preventiva all’Inps comporta la decadenza dal diritto all’integrazione salariale.

Inoltre, la legge introduce norme specifiche per i fondi di solidarietà bilaterali istituiti dopo il 1° maggio 2023, con l’intento di rafforzarne la funzione di supporto ai lavoratori. Infine, viene regolamentata la risoluzione del rapporto di lavoro per assenza ingiustificata, con l’obiettivo di rendere più uniformi i procedimenti.

Con la legge 20 dicembre 2024, n. 199, invece, c’è l’ampliamento delle misure di sostegno al reddito, estendendole oltre i settori tessile, dell’abbigliamento, del calzaturiero e del conciario, includendo anche il comparto della pelletteria. L’obiettivo dell’intervento è offrire una maggiore protezione ai lavoratori dei settori interessati.

Cosa cambia con la Legge di Bilancio

Della Legge di Bilancio 2025 si è parlato molti in questi mesi e introduce numerose novità in tema sostegno al reddito e agli ammortizzatori sociali. Tra le principali disposizioni, vengono prorogati i trattamenti straordinari di integrazione salariale per i lavoratori delle aree di crisi industriale complessa e per i dipendenti del gruppo Ilva.

La legge di bilancio 2025 prevede l’estensione della Cigs, la cosiddetta cassa integrazione, per i processi di riorganizzazione aziendale complessi e per piani di risanamento di difficile attuazione, insieme a misure di sostegno al reddito per i lavoratori del settore dei call center. La Manovra, promossa dal governo di Giorgia Meloni, destina oltre 400 milioni di euro a favore degli ammortizzatori sociali.

Per quanto riguarda la Naspi, le novità introducono misure più restrittive che penalizzano coloro che perdono il lavoro. In particolare, chi viene licenziato dalla nuova occupazione potrà accedere all’assegno di disoccupazione solo se ha accumulato almeno 13 settimane di contribuzione nel nuovo impiego. In caso contrario, il diritto alla Naspi potrebbe essere considerato perso.

La legge prevede inoltre l’incremento dell’indennità di congedo parentale all’80% per tre mesi. A differenza del passato, quando la percentuale di retribuzione diminuiva dopo il primo mese, ora è possibile usufruire di tre mesi retribuiti all’80%, anziché al 60%. Ma questo incremento della retribuzione per il congedo parentale non si applica nel caso in cui la madre o il padre abbiano terminato il congedo di maternità o di paternità entro il 31 dicembre 2024.

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