L’auto elettrica “per tutti”? Non ancora, ma ci arriveremo

L’auto elettrica dovrebbe diventare “per tutti” ma oggi, in Italia come in diversi altri Paesi, siamo in ritardo.

Le norme europee prevedono che dal 2035 non si potranno più vendere nuove vetture a benzina o diesel, e le case automobilistiche si stanno incamminando verso questo traguardo.

Ma rimane un certo scollamento tra ambizioni politiche, percezione dei consumatori e offerta di mercato.

Le auto elettriche costano ancora troppo in media, c’è poca scelta di modelli low cost, ricaricare le batterie può essere complesso e oneroso, per chi non può fare il pieno di elettricità a casa nel proprio box o garage.

Inoltre, permangono diverse barriere all’acquisto, oltre al prezzo: gli automobilisti hanno tanti dubbi sull’elettrico, a volte reali e giustificati, ma spesso foraggiati da fake news, pregiudizi e disinformazione.

Questo, in estrema sintesi, lo scenario attuale della mobilità a zero emissioni in Italia che ha alimentato il dibattito del nostro webinar del 17 gennaio: abbiamo fatto il punto su prezzi, ricariche e autonomie con l’aiuto di Carlo Iacovini, esperto internazionale di mobilità elettrica, condivisa e autonoma, e Paolo Mariano, che in 11 anni ha percorso quasi mezzo milione di km in elettrico, testando oltre 60 modelli.

Questa intervista è la seconda di una serie promossa da KEY–The Energy Transition Expo (Rimini Fiera, 5-7 marzo 2025). Nella prima intervista abbiamo affrontato in poco più di un’ora temi cruciali come la comunicazione, la formazione e il ruolo delle politiche e dell’industria fossile di fronte alle trasformazioni in corso (guarda il video).

Il webinar del 17 gennaio (sotto la registrazione completa – durata: 1h 14′) ha confermato il grande interesse verso gli aspetti pratici che riguardano l’auto elettrica: come si guida, come si ricarica, quanto costa, quanto durano le batterie, consigli sul corretto utilizzo, quanto influiscono le basse temperature invernali sulle prestazioni e molto altro.

Senza dimenticare uno sguardo più complessivo ai dati di mercato – in Italia la quota dell’elettrico è ancora ferma intorno al 4% nel 2024 – e alle strategie commerciali dei costruttori, tra concorrenza cinese, esigenze di rispettare i target europei sulle emissioni e investimenti per ampliare l’offerta di veicoli 100% plug-in.

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