La guida alla rateizzazione delle cartelle di pagamento per il 2025

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L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato una guida aggiornata sulla rateizzazione delle cartelle di pagamento, in vigore dal gennaio 2025.

Questo strumento fornisce chiarimenti sulle novità introdotte dal Decreto del Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze del 27 dicembre 2024, che attua il Decreto legislativo n. 110/2024, parte della più ampia riforma fiscale avviata con la Legge n. 111/2023.

Maggiore flessibilità nel pagamento a rate

Una delle principali innovazioni riguarda l’estensione del numero massimo di rate per il pagamento dei debiti fiscali, aumentato progressivamente rispetto alle precedenti 72. In dettaglio, la nuova suddivisione prevede:

• Fino a 84 rate mensili per le richieste presentate nel 2025 e 2026;
• Un massimo di 96 rate per le domande inoltrate negli anni 2027 e 2028;
• Fino a 108 rate, a partire dal 2029.

Per i debiti pari o inferiori a 120 mila euro, i contribuenti potranno richiedere la dilazione semplicemente dichiarando di trovarsi in una temporanea difficoltà economico-finanziaria. La procedura è accessibile online attraverso l’area riservata del sito di Agenzia delle Entrate-Riscossione (AdeR), utilizzando le credenziali digitali o un QR code presente nel modulo di richiesta.

Procedura semplificata per importi inferiori a 120 mila euro

Per ottenere un numero di rate superiore al limite iniziale, sarà necessario fornire una documentazione che attesti la difficoltà economica. Se l’importo supera i 120 mila euro, la rateizzazione richiede sempre l’invio di documenti a supporto della richiesta, con un limite massimo di 120 rate mensili.

Per agevolare i contribuenti, sul portale di AdeR è disponibile un simulatore che consente di calcolare il numero di rate concedibili e l’importo mensile stimato, basandosi sulle condizioni economiche dichiarate.

Quali debiti possono essere rateizzati

La rateizzazione riguarda le somme iscritte a ruolo da diverse amministrazioni, tra cui:

• Agenzia delle Entrate
• INPS
• Regioni
• Comuni e altri enti pubblici.

Alcuni debiti, tuttavia, non possono essere dilazionati, come:

• debiti già soggetti a precedenti piani di rateizzazione decaduti dopo il 16 luglio 2022;
• sanzioni per specifiche violazioni doganali;
• recupero di aiuti di Stato non conformi alla normativa UE;
• importi legati alla cosiddetta “Rottamazione-ter” o “Saldo e stralcio” che siano decaduti per mancato pagamento.

Cosa fare in caso di decadenza dalla rateizzazione

La normativa aggiornata stabilisce che la decadenza da un piano di rateizzazione non impedisce di richiedere una nuova dilazione per debiti diversi da quelli già oggetto di un precedente piano non rispettato. Inoltre, coloro che hanno beneficiato della “Rottamazione-quater” e ne hanno perso i benefici per il mancato versamento di una rata, possono comunque accedere a una nuova rateizzazione, salvo condizioni specifiche di esclusione.

Come presentare la richiesta

Le richieste possono essere inoltrate online tramite il sito www.agenziaentrateriscossione.gov.it, dove è possibile scaricare la modulistica necessaria e consultare ulteriori informazioni.

Queste nuove disposizioni puntano a rendere più accessibile e flessibile la gestione dei debiti fiscali, consentendo ai contribuenti di regolarizzare la propria posizione con modalità più sostenibili nel tempo.

La guida dell’Agenzia delle Entrate alla rateizzazione delle cartelle di pagamento per il 2025

Qui il documento completo.

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