Giuseppe Stefanel, il rilancio del marchio e l’operazione Ovs

Giuseppe Stefanel costruisce un impero nella moda, poi crolla. Ovs lo rileva nel 2021, rilancia il marchio, ma il futuro resta incerto tra successi e sfide

Feb 6, 2025 - 10:35
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Giuseppe Stefanel, il rilancio del marchio e l’operazione Ovs

Certe aziende sembrano immortali, poi inciampano e crollano sotto il peso della loro stessa storia. Giuseppe Stefanel ha vissuto l’ascesa, la caduta e ora il tentativo di risalita sotto l’ala di Ovs.  Una carriera fatta di intuizioni brillanti, espansione aggressiva e scelte che non sempre hanno pagato. Dalla fondazione del brand negli anni ‘70 all’acquisizione da parte di Ovs, la sua storia non è una favola dal lieto fine assicurato, ma un caso di scuola su come si costruisce (e si rischia di perdere) un impero nella moda.

L’intuizione che cambia tutto: nasce Stefanel

Giuseppe Stefanel nasce il 31 agosto 1952 a Ponte di Piave, in Veneto. Negli anni ’60 si iscrive alla Facoltà di Economia e Commercio dell’Università di Venezia, ma l’università è solo un tassello. Inizia subito a lavorare nel Maglificio Piave, l’azienda di famiglia, imparando tutto ciò che c’è da sapere su filati e tessuti.

Negli anni ’70 capisce che la maglieria tradizionale ha bisogno di una scossa. Crea Linea Sigma, una collezione rivolta a un pubblico più giovane e moderno. Il salto di qualità arriva nel 1979: decide di trasformare il cognome di famiglia in un marchio, nasce Stefanel. Il brand si fa notare con un approccio industriale e distributivo innovativo, ma soprattutto con un’espansione aggressiva che lo porterà a imporsi a livello internazionale.

Il franchising e l’espansione mondiale

Nel 1980 apre il primo negozio a Siena con la formula del franchising. Funziona. Stefanel moltiplica i punti vendita e negli anni raggiunge circa 700 negozi in tutto il mondo, 200 dei quali a gestione diretta. Il marchio diventa un riferimento nel settore dell’abbigliamento, ma il ritmo di crescita è forsennato e non senza rischi.

Riconoscimenti e incarichi di prestigio

Nel 2005 l’Università Ca’ Foscari di Venezia gli assegna una laurea ad honorem in economia degli scambi internazionali. Un riconoscimento che certifica il ruolo di Stefanel nel tessuto economico veneto e non solo. Nel frattempo, entra nei consigli di amministrazione di diverse società: The Nuance Group A.G., Antonveneta Spa, Editoriale Il Gazzettino Spa, e in passato anche Comit, Save Aeroporto di Venezia Marco Polo Spa e Interbanca Spa. Un curriculum che parla di potere e relazioni, due elementi chiave nel suo percorso.

L’acquisizione di Stefanel da parte di Ovs

Ma non tutto fila liscio. Dopo anni di espansione, il castello inizia a scricchiolare. La crisi del retail, il cambio delle abitudini dei consumatori e scelte aziendali non sempre lungimiranti mettono Stefanel alle corde. Il colpo di grazia arriva nel 2021: l’azienda finisce in amministrazione straordinaria. A raccogliere i pezzi ci pensa Ovs, che acquisisce il marchio e alcuni asset, compresi 23 punti vendita, l’archivio delle collezioni e una parte del personale.

Si è voluto quindi riportare Stefanel in carreggiata con una strategia che punta su maglieria, qualità dei materiali e un equilibrio tra retail fisico e digitale. Non una resurrezione, ma un’operazione chirurgica per salvare ciò che resta del brand senza rinunciare alla sua eredità.

Come vanno ora Ovs e Stefanel

Nel 2025, il bilancio dice che Ovs sta raccogliendo i frutti della sua strategia. Nei primi nove mesi dell’anno, le vendite nette hanno raggiunto €1.176,3 milioni, in crescita del 6,7% rispetto allo stesso periodo del 2024. I negozi diretti segnano un +7,4%, il franchising un +4,2%. L’Ebitda rettificato cresce dell’11,3%, arrivando a €135,2 milioni, mentre il risultato ante imposte rettificato tocca €72,3 milioni (+20,4%). Nel terzo trimestre, le vendite sono salite a €414,7 milioni, +12,8% su base annua. E ora sembrerebbe interessata anche a Conbipel.

Il rilancio di Stefanel invece non è stato una passeggiata. Dopo un inizio 2024 fiacco, la nuova direzione creativa ha finalmente trovato la quadra con le collezioni autunno-inverno, accolte positivamente dal mercato. Il brand esiste ancora, ma in una forma diversa. Il tempo dirà se Ovs ha fatto un buon affare o se si tratta solo di un’operazione di maquillage destinata a sgonfiarsi nel tempo.