Giorgia Meloni ad Abu Dhabi: “Italia hub strategico per l’energia”

Giorgia Meloni è ad Abu Dhabi per il World Future Energy Summit e per firmare un accordo energetico con l'Albania per la fornitura di elettricità prodotta da fonti rinnovabili

Jan 15, 2025 - 11:30
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Giorgia Meloni ad Abu Dhabi: “Italia hub strategico per l’energia”

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni si trova ad Abu Dhabi per partecipare al World Future Energy Summit. A margine dell’incontro si terrà anche la firma di un importante accordo tra Italia e Albania, alla presenza del premier albanese Edi Rama, sulle forniture di energia. Il Paese balcanico si impegna a fornire energia elettrica rinnovabile attraverso un cavo sottomarino.

L’accordo vale un miliardo di euro e coinvolge anche gli Emirati Arabi Uniti. Meloni si è detta soddisfatta e ha parlato di temi che spesso ritornano nei suoi discorsi che riguardano l’energia, dal pragmatismo sulla transizione energetica fino alle possibilità della fusione nucleare. Ha anche sottolineato le possibilità dell’Italia di diventare un importante centro di distribuzione dell’energia tra Africa ed Europa.

Meloni ad Abu Dhabi e l’accordo con l’Albania

A margine del World Future Energy Summit, nel contesto della Sustainability Week di Abu Dhabi, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni firmerà un accordo con il premier albanese Edi Rama per le forniture energetiche tra Italia e Albania, con la collaborazione degli Emirati Arabi Uniti.

Il progetto consiste nel potenziare la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili in Albania ed esportare parte dell’elettricità prodotta in Italia attraverso un cavo sottomarino che colleghi i due Paesi. Coinvolte nella realizzazione dell’opera sia Terna, operatore di rete italiano controllato dallo Stato attraverso Cassa Depositi e Prestiti, sia l’emiratina National Energy Company, holding dell’energia del fondo sovrano degli Emirati.

Le dichiarazioni di Meloni

La premier Giorgia Meloni si è mostrata soddisfatta dell’accordo con l’Albania e gli Emirati Arabi Uniti: “L’iniziativa mostra tangibilmente come nuove forme di cooperazione possono essere costruite anche fra partner che sembrano lontani, almeno geograficamente”. “Un ambizioso progetto fra le due coste dell’Adriatico” ha dichiarato la presidente del Consiglio.

Meloni ha poi commentato l’importanza della transizione energetica dal punto di vista della politica internazionale: “Se vogliamo fare una transizione energetica concreta e sostenibile, dobbiamo assicurarci che sia realizzata con infrastrutture adeguate. Sono sicura che sviluppare le interconnessioni può essere la chiave di una nuova diplomazia energetica per moltiplicare le opportunità di cooperazione fra noi, e generare benefici condivisi fra tutti. Con questo approccio l’Italia vuole diventare un hub strategico per i flussi di energia fra Europa e Africa” ha detto la premier.

La presidente del Consiglio ha poi ribadito la sua linea sulla transizione energetica, ritenuta necessaria ma senza sacrificare la crescita economica. Il pragmatismo della premier contrasta con le speranze, già più volte ribadite dalla premier e confermate anche ad Abu Dhabi, in progressi rapidi nello sviluppo delle tecnologie di fusione nucleare. Nonostante alcuni avanzamenti a livello sperimentale infatti, non ci sono stati passi avanti significativi per l’applicazione commerciale di queste tecnologie negli ultimi anni.

Sorpresa Albania, tra i Paesi più sostenibili d’Europa

Sorprendentemente, l’Albania è uno dei Paesi più sostenibili d’Europa per quanto riguarda la produzione di energia elettrica. Il 44% dell’elettricità consumata nel Paese viene da energie rinnovabili, un dato altissimo, superiore ai parametri Ue previsti per il 2030, e più che doppio rispetto a quello dell’Italia. In particolare, l’elettricità albanese proviene dall’esteso sistema idroelettrico che sfrutta gli otto corsi d’acqua e i ripidi pendii delle montagne del Paese e che fornisce il 95% della produzione energetica.

L’accordo con Tirana non rappresenta però una svolta per l’Italia. L’Albania produce sì molta dell’energia che consuma da fonti rinnovabili, ma consuma anche pochissima elettricità, 0,21 kWh per abitante contro quasi 5 kWh per abitante dell’Italia. Il Paese non è dotato di un sistema industriale esteso e per questa ragione non ha bisogno di molta energia. In un anno il sistema albanese produce poco meno di 9mila GWh di energia, circa 4.200 dei quali da fonti rinnovabili. L’Italia in un anno consuma 301mila GWh, 824 al giorno. Anche se Tirana trasferisse tutta l’energia pulita che produce in un anno al nostro Paese, non coprirebbe che 5 giorni di consumi.

L’Albania ha però ancora molto potenziale per quanto riguarda le rinnovabili. Lo sviluppo di impianti solari ed eolici è ancora all’inizio e l’accordo con l’Italia e gli Emirati Arabi Uniti potrebbe portare investimenti a queste fonti. Il cavo sottomarino verso l’Italia rappresenta poi per Tirana una sicurezza maggiore dal punto di vista energetico. Metà della produzione di energia del Paese deriva da una fonte, l’idroelettrico, che è molto suscettibile ai cambiamenti climatici. Alcuni anni di siccità potrebbero mettere in difficoltà l’intero Paese. Una connessione con il sistema italiano garantirà all’Albania più stabilità dei prezzi dell’energia.

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