Generali Investments e Natixis, nuova mossa sullo scacchiere del gestito

Assicurazioni Generali e BPCE hanno firmato un memorandum d'intesa per unire le rispettive attività di asset management. Ciascuna di esse deterrà il 50% della risultante entità. L'articolo Generali Investments e Natixis, nuova mossa sullo scacchiere del gestito proviene da FundsPeople Italia.

Jan 21, 2025 - 10:57
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Generali Investments e Natixis, nuova mossa sullo scacchiere del gestito

Ancora movimenti in atto nel settore del gestito europeo (e italiano). Generali Investments e Natixis Investment Managers si consolideranno in un'unica attività di asset management. Secondo quanto si legge in una nota le rispettive società madri, Assicurazioni Generali e BPCE, il gruppo transalpino delle banche popolari che controlla Natixis dal 2021, hanno firmato un memorandum d'intesa (MoU) per creare una joint venture tra le rispettive attività di asset management. Ciascuna di esse deterrà il 50% dell'attività combinata, con una governance bilanciata e diritti di controllo.

L'unione darà vita a un operatore da 1.900 miliardi di euro di asset in gestione e 4,1 miliardi di ricavi. Ciò lo collocherebbe tra i primi 15 gestori patrimoniali a livello mondiale, secondo gli ultimi dati del Thinking Ahead Institute. Non solo: la nuova entità si collocherà come primo operatore al mondo per nella gestione di asset per la clientela assicurativa, "con un chiaro percorso per continuare a sviluppare la piattaforma come leader globale ed espandersi ulteriormente nel segmento in crescita dell’asset management assicurativo per clienti terzi", si legge ancora. Le due case madri, in questo caso, "manterrebbero piena autorità sulle decisioni di asset allocation per i rispettivi asset".

Una scala critica in un mercato in rapida evoluzione

Come spiegano le due società in una nota, il consolidamento consente loro di raggiungere una scala rilevante nel mercato in rapida evoluzione dell’asset management, grazie alla presenza geografica complementare in Francia, Italia e Stati Uniti, alle competenze diversificate e all'ampia piattaforma di società affiliate e team di investimento di eccellenza. “La condivisione da parte dei due gruppi di un approccio operativo simile basato sul modello multiaffiliates, che ha già dimostrato la capacità di creare valore, consentirebbe alla piattaforma combinata di offrire un'ampia gamma di strategie competitive per tutte le tipologie di clienti a livello globale, dai clienti retail di Banque Populaire e Caisse d'Epargne, agli intermediari finanziari sino agli investitori istituzionali” si legge nella nota. “La società offrirebbe un portafoglio di competenze di investimento complementari, sia nelle asset class tradizionali sia in quelle alternative; un approccio in grado di soddisfare le esigenze dei clienti, in evoluzione e sempre più sofisticate”.

Si rafforzerà inoltre l'offerta nel segmento private asset per soddisfare le crescenti aspettative dei clienti in queste asset class. Per raggiungere questo obiettivo strategico, la Newco beneficerebbe in particolare del capitale di avviamento e del capitale di lungo termine allocato da Generali.

Ampliare il business

L'operazione ha senso, per Generali, in un’ottica di ampliamento del business sulla scorta della riorganizzazione societaria operata dal gruppo all’inizio dell’anno, con il superamento della precedente business unit Asset & Wealth Management, con le varie società operative nel settore (12 in tutto) poste sotto l’ombrello della già esistente Generali Investments Holding (GIH). Lo scorso aprile il Gruppo ha poi completato l’acquisizione dell’americana Conning e delle sue affiliate. Acquisizione che ha portato Generali Investments “nella top 10 europea per asset gestiti” con 615 miliardi di asset gestiti a giugno 2024 (fonte: Generali).

Occhi puntati, dunque, sul prossimo piano industriale, che il Group CEO del Gruppo Generali, Philippe Donnet presenterà il 30 gennaio. Ad aprile il Group CEO, nel commentare l’acquisizione di Conning, aveva sottolineato che “grazie a un approccio più semplice e agile, la nuova struttura organizzativa, incentrata sull’assicurazione e sull’asset management, accelererà la trasformazione del Gruppo e supporterà la definizione del piano per il prossimo ciclo strategico”.

Un'opportunità unica

Anche la governance riflette il controllo condiviso, con il CEO di BPCE, Nicolas Namias, nominato presidente del Consiglio di Amministrazione e il CEO di Generali, Donnet, in qualità di vicepresidente. Woody Bradford, attuale CEO di GIH, ricoprirebbe il ruolo di CEO della società e Philippe Setbon, oggi CEO di Natixis IM, il ruolo di vice CEO.

“La creazione di una Joint Venture con BPCE rappresenterebbe un'opportunità unica per dare vita all’asset manager leader in Europa e tra i primi dieci a livello globale. Una società con forti radici in Italia, Francia e Stati Uniti, in grado di rispondere alle esigenze in continua evoluzione dei clienti, guidata da Woody Bradford, Philippe Setbon, Nicolas Namias e me", afferma Donnet. "Il nostro paese d’origine, l’Italia, e tutti gli altri mercati in cui serviamo i nostri clienti, trarrebbero vantaggio da una piattaforma di asset management ancora più solida e con rafforzate competenze di investimento, in grado di apportare reali benefici all’economia". La Joint Venture, prosegue Donnet, "rappresenta una tappa fondamentale da quando, sette anni fa, abbiamo lanciato il business dell’asset management di Generali e conferma gli importanti risultati raggiunti nel corso degli ultimi cicli strategici".

Il closing della potenziale combinazione sarà soggetto alle consuete approvazioni normative e previsto entro l’inizio del 2026.

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