Energia: l’ABC del caro bollette, chi sono i clienti vulnerabili e come non farsi prendere dal panico | La ricerca dell’Unione Nazionale Consumatori
L’Unione nazionale consumatori fa luce sugli aumenti luce e gas sul Servizio di maggior tutela, valido ormai solo per i clienti vulnerabili. Perché la bolletta diventa più salata? Perché aumenta il prezzo del gas sul mercato all’ingrosso a causa dell’instabilità geopolitica, delle speculazioni sul mercato, delle temperature invernali e dal mancato rinnovo degli aiuti in […] L'articolo Energia: l’ABC del caro bollette, chi sono i clienti vulnerabili e come non farsi prendere dal panico | La ricerca dell’Unione Nazionale Consumatori proviene da Osservatorio Riparte l'Italia.
L’Unione nazionale consumatori fa luce sugli aumenti luce e gas sul Servizio di maggior tutela, valido ormai solo per i clienti vulnerabili.
Perché la bolletta diventa più salata? Perché aumenta il prezzo del gas sul mercato all’ingrosso a causa dell’instabilità geopolitica, delle speculazioni sul mercato, delle temperature invernali e dal mancato rinnovo degli aiuti in bolletta, che negli scorsi anni i governi avevano previsto per contrastare il caro-energia.
Nei mercati tutelati, che oggi servono solo i clienti cosiddetti vulnerabili, il prezzo viene stabilito da Arera, l’Autorità pubblica che regola il mercato, e dipende dalle quotazioni di gas ed energia.
Quindi se i prezzi salgono, le bollette aumentano.
Lo stesso vale per chi ha un contratto nel Mercato Libero con condizioni variabili.
Chi sono i clienti vulnerabili? Sia per la luce che per il gas, chi rispetta almeno una di queste condizioni: chi ha più di 75 anni; chi è in condizioni economicamente svantaggiate, ad esempio è percettore di bonus energia; soggetti con disabilità ai sensi della legge 104; persone in condizioni di salute che richiedono l’utilizzo di apparecchiature salvavita alimentate dall’energia elettrica o i soggetti presso i quali sono presenti persone che versano in tali condizioni; chi ha un’utenza nelle isole minori non interconnesse (Ustica, Tremiti, Levanzo, Favignana, Lipari, Lampedusa, Linosa, Marettimo, Ponza, Giglio, Pantelleria, Stromboli, Panarea, Vulcano, Salina, Alicudi, Filicudi, Capraia, Ventotene); chi ha un’utenza in strutture abitative di emergenza a seguito di eventi calamitosi.
Ogni mese Arera aggiorna il prezzo del gas per il Servizio di tutela della vulnerabilità.
Il mercato tutelato del gas si è chiuso a gennaio 2024 e oggi possono usufruire del servizio solo i clienti vulnerabili, al momento circa 2,36 milioni di clienti domestici.
Il prezzo di riferimento del gas per i clienti vulnerabili a dicembre 2024 è stato 1,2522 euro a standard metro cubo, +2,5% rispetto a novembre, e il prezzo della sola materia prima è 0,509233 euro a standard metro cubo.
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“Per l’elettricità – ricorda l’Unc – i prezzi sono comunicati da Arera ogni tre mesi.
Dal 1° gennaio 2025 la tariffa dell’energia elettrica è salita del 18,2% per i 3,4 milioni di clienti vulnerabili rimasti nel Servizio di maggior tutela (terminato per tutti gli altri il 30 giugno 2024).
L’aumento del 18,2% sulla bolletta della luce è valido per tutto il primo trimestre del 2025“.
“Il rialzo del prezzo del gas – sottolinea – è dovuto anche alla fine del contratto di transito del gas russo in Ucraina.
L’interruzione definitiva della fornitura di gas dalla Russia attraverso l’Ucraina era, infatti, nota da tempo e i prezzi avevano già assorbito parte di questa riduzione dell’offerta.
Dopo l’annuncio del presidente ucraino Zelensky del 19 dicembre, però, sono comunque scattate le speculazioni e il 31 dicembre il gas è balzato sopra i 50 euro a MWh sulla piazza Ttf di Amsterdam, un prezzo che non si registrava da oltre un anno e che dimostra la necessità di riformare un mercato ancora troppo vulnerabile alle speculazioni”.
Ma perché, al rialzo delle quotazioni del gas, aumenta anche la bolletta della luce? “In Italia – avverte – molta parte dell’energia elettrica, nonostante lo sviluppo delle rinnovabili, è ancora prodotta attraverso il gas, quindi il suo prezzo influenza direttamente quello dell’energia elettrica”.
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“Non possiamo sapere con certezza – fa notare l’Unc – se le speculazioni continueranno, anche se è possibile che tra qualche settimana le fibrillazioni cessino visto che nulla giustifica rialzi di questa portata.
Le scorte di gas, infatti, sono ancora abbondanti e si è passati da una dipendenza dal gas russo da oltre il 40% del fabbisogno nel 2021 a circa l’8%.
Oggi esistono rotte alternative e i principali fornitori di gas del nostro Paese sono l’Algeria, l’Azerbaijan e la Libia, con l’apporto del gas naturale liquefatto proveniente principalmente da Qatar e Stati Uniti“.
“Come comunicato da Arera – continua – l’aumento della spesa è dovuto principalmente ai costi di acquisto dell’energia (+16%).
Le variazioni delle altre voci si compensano sostanzialmente tra loro: gli oneri generali di sistema registrano una diminuzione del 2,7%, mentre la spesa per il trasporto e gestione del contatore segna un aumento del 2,5%.
Ma i consumatori non devono farsi prendere dal panico, non torneranno le bollette record dell’ultimo trimestre del 2022.
Nonostante gli aumenti, infatti, la spesa annuale per l’utente tipo in maggior tutela è di 523 euro nel periodo tra il 1° aprile 2024 e il 31 marzo 2025, –2,1% rispetto ai 534 euro registrati nel periodo precedente (1° aprile 2023 – 31 marzo 2024).”
Il consiglio dell’Unc, per chi è nel Servizio a tutele graduali della luce (i non vulnerabili che erano nel Mercato tutelato), è di non fare nulla, dato che non esistono offerte nel mercato libero più convenienti.
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