Caso Bper e Popolare di Sondrio, c’è un terzo attore. Unipol in campo, sponsor di peso

Il gruppo possiede circa il 20% di entrambe le banche. Le strategie di lungo periodo dell’ad Cimbri

Feb 8, 2025 - 08:38
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Caso Bper e Popolare di Sondrio, c’è un terzo attore. Unipol in campo, sponsor di peso

Roma, 8 febbraio 2025 – Nell’offerta pubblica di scambio lanciata da Bper su Banca Popolare di Sondrio c’è un terzo attore che non può essere derubricato a sparring partner. È il gruppo  U nipol presieduto da Carlo Cimbri, 59 anni, che possiede il 19,8% di Bper (oltre a circa un 5% di derivati) e il 19,7 % della Popolare di Sondrio. Quel che accade a Modena e Sondrio è strettamente legato (questo sì è un eufemismo) alle decisioni prese a Bologna. Giovedì prossimo il cda di Unipol approverà i risultati preliminari del 2024 (nei primi 9 mesi dello scorso anno l’utile netto consolidato era pari a 724 milioni di euro) e nell’occasione valuterà il dossier aperto da Bper.

Ieri l’ad di Bper, Gianni Franco Papa, ha detto che il fatto che Unipol possa ritrovarsi ad avere più del 20% del capitale di Bper non ha “nulla di ostativo”. Unipol ha di fatto un ruolo determinante nel destino dell’Ops. E se nessuno può definire Cimbri il “regista“ dell’operazione, potremmo definirlo per certi versi quanto meno uno sponsor visto il peso azionario di Unipol.

E d’altronde questo passaggio rientra pienamente nell’evoluzione di Unipol sotto la guida Cimbri, una compagnia che oltre a essere colosso delle assicurazioni può essere determinante per creare il quarto polo bancario italiano. Nel 2019 è Cimbri a spingere alla fusione tra Unipol Banca e Bper, di fatto avviando nella banca modenese l’era targata Unipol, anche con un cambio della governance. Prima della fusione, che ha messo al riparo Unipol Banca, Cimbri è stato il regista di altre operazioni chiave. Nel 2012 (Cimbri era ad da due anni) Unipol scala Fondiaria Sai del Gruppo Ligresti, trovandosi ad essere socio anche di Alitalia. UnipolSai nasce due anni dopo. Il primo gennaio di quest’anno la fusione per incorporazione di UnipolSai Assicurazioni in Unipol Gruppo ha portato alla nascita di Unipol Assicurazioni, a conclusione di un percorso decennale che rientra in una strategia a lungo periodo. L’operazione con Fondiaria aveva successivamente portato in pancia a Unipol anche asset nel settore immobiliare e alberghiero con i brand Atahotels e UNA Hotels. Un settore che non rappresenta il core business di Unipol, oggi sempre più orientata nel consolidamento nel settore finanziario e assicurativo (è il secondo gruppo in Italia dopo Generali). Settori dove veramente Unipol si muove come attore di primo piano.

In questi anni la crescita di Unipol, anche sul piano degli utili è andata pari passo con la carriera di Cimbri che nel 2025 festeggia 35 anni di attività nella stessa compagnia assicurativa. Vi arrivò nel 1990 per lavorare nell’area finanza e tesoreria per poi salire alla direzione generale fino a diventare il dominus. Schivo, poco avvezzo ai salotti, Cimbri ha tuttavia assunto un profilo internazionale. Con lui Unipol ha affiancato Elon Musk nel 2022 nell’acquisizione di Twitter. “Abbiamo avuto l’opportunità di un investimento, una piccola cosa per noi in termine economici, marginale”, spiegò Cimbri. Sarà, ma intanto lo scorso ottobre è stato conferito a Cimbri il NIAF Leonardo da Vinci Lifetime Achievement Award a Washington. E l’ultimo sabato di gennaio Cimbri era di nuovo nella capitale Usa per la cena Alfalfa, appuntamento bipartisan tra i più ricchi e potenti in America, con Jeff Bezos di Amazon, Tim Cook di Apple, Satya Nadella di Microsoft ed Elon Musk. Che, raccontano le cronache, è stato a lungo a parlare con Cimbri dell’Italia, di Giorgia Meloni e delle idee che Mister Tesla vuole realizzare con Trump. Altro che Unipol l’assicurazione delle coop rosse: con Cimbri la dimensione è oggi molto più vasta, internazionale. E di peso.