Bollette, per le imprese previsto balzo del 15%
Bollette, per le imprese nel 2025 si prevede una spesa in crescita del 15%: 171.920 euro complessivi in più rispetto allo scorso anno, per un totale di 1.322.431 euro. Le stime sono di Nomisma Energia. Nello specifico, per quanto riguarda l’elettricità, con un prezzo al kWh che passa da 23,29 centesimi nel 2024 a 27,68 […] L'articolo Bollette, per le imprese previsto balzo del 15% proviene da Iusletter.
Bollette, per le imprese nel 2025 si prevede una spesa in crescita del 15%: 171.920 euro complessivi in più rispetto allo scorso anno, per un totale di 1.322.431 euro. Le stime sono di Nomisma Energia. Nello specifico, per quanto riguarda l’elettricità, con un prezzo al kWh che passa da 23,29 centesimi nel 2024 a 27,68 nel 2025, per un’impresa tipo che consuma 1.000.000 di kWh annui la spesa per il 2025 si potrà assestare sui 276.799 euro: 43.924 in più rispetto al 2024 (+19%). Per il gas invece, considerato un prezzo di 46 centesimi al metro cubo nel 2024 cresciuto a 52 centesimi nel 2025, per un’impresa che consuma 2 milioni di metri cubi all’anno la spesa stimata per il 2025 è di 1.045.632 euro: 127.995 in più rispetto allo scorso anno (+14%).
Aumenti anche per le famiglie: sempre Nomisma Energia calcola una crescita della spesa per le bollette del 10%, con 216 euro in più all’anno nel 2025, per un totale di 2.297 euro a utenza. Nel dettaglio, l’elettricità presenta uno slancio più marcato: passata da 24,7 centesimi al kWh del 2024 a 30,05 nel 2025, si stima costerà nell’anno a una famiglia tipo – che consuma 2.700 kWh annui – 811 euro: 161,6 in più rispetto all’anno scorso (+25%). Per quanto riguarda il gas invece, con un aumento dei prezzi da 102 centesimi a metro cubo nel 2024 a 106 nel 2025, una famiglia tipo – con un consumo annuo di 1.700 metri cubi – spenderà nel 2025 1.486 euro: 54,9 in più rispetto al 2024 (+4%).
«Sono aumenti relativamente modesti rispetto a quelli del 2022. Tuttavia ora non ci sono più gli sconti sugli oneri di sistema e anche questo influisce», commenta Davide Tabarelli presidente di Nomisma Energia, che ricorda: «Oggi conosciamo i prezzi all’ingrosso ma con la liberalizzazione del mercato abbiamo sempre meno visibilità sulle bollette finali; il mercato tutelato, composto dai vulnerabili e dalle utenze a tutele crescenti, conta sempre meno. Con prezzi all’ingrosso in crescita è ragionevole aspettarsi tariffe al consumatore in crescita».
Secondo i dati del Gme, la media del prezzo all’ingrosso dell’elettricità di gennaio al momento è a 137 euro al MWh, in crescita rispetto ai 135,06 euro di dicembre e ai 130,89 di novembre. Un anno fa, a gennaio, la media mensile era di 99,16 euro al MWh. La media dell’intero 2024 ha toccato i 108,52 euro, contro i 127,24 del 2023, i 303,95 del 2022 e i 125,46 del 2021. Nel 2020 la media annuale, complice la pandemia, era scesa a 38,92 euro al MWh, mentre nei dieci anni precedenti si era tenuta su valori tra 42 e 75 euro al MWh. Il prezzo del gas sale da metà dicembre, quando ha toccato i 40 euro al MWh al Ttf di Amsterdam. Con il picco a 50 euro il 2 gennaio scorso e valori sui 48 euro nell’ultima settimana, ieri il future di febbraio è invece sceso del 2,7% sotto i 47 euro.
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